Come smontare un rubinetto a manopola

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Sostituire o pulire un miscelatore a manopola con un modello più comodo a leva, è un intervento che può essere eseguito in poco tempo se si conosce la giusta procedura. Sarà bene se inesperti, avere con voi un’altra persona come aiutante. Se invece siete pratici e già sicuri, potrete compiere queste operazioni da soli.

In questo articolo, andremo ad analizzare questo procedimento, in modo che possiate eseguirlo in completa autonomia. Non vi resta quindi che continuare a leggere per scoprire diventare degli esperti nello smontamento di un rubinetto a manopola!

Quali operazioni vanno eseguite prima di smontare un rubinetto a manopola?

Per prima cosa vi servirà chiudere le valvole di arresto dell’acqua, che sono di diverso tipo in ogni appartamento, perciò assicuratevi di conoscere dove si trovino e, se sprovviste di manopole, chiuderle con chiave da sette girando l’apposita valvola.

Un utile consiglio è quello di verificarne la chiusura, prima di iniziare la rimozione, lasciando aperte le valvole miscelatrici dell’acqua.

Successivamente bisogna togliere le borchie di protezione superiore delle manopole. Vi basterà sollevarle e svitarle con un cacciavite.

Come rimuovere un rubinetto a manopola in autonomia

Rimuovere un rubinetto a manopola è un’operazione semplice, che può essere eseguita in completa autonomia se si conosce la giusta procedura.

Innanzitutto è necessario svitare le viti che tengono ferme le manopole (si trovano al di sotto delle borchie), tramite l’utilizzo di uno sbloccante nel caso in cui queste fossero incrostate di calcare.

A questo punto si potranno asportare le manopole e successivamente le ghiere sottostanti con una vite a pappagallo. Successivamente con una chiave da 30 si possono rimuovere le guarnizioni ed il dado e che tiene fermo il rubinetto al lavandino.

Come consigliato dai tecnici del servizio idraulico di riferimento a Roma, idraulico-roma.me, per poter lavorare comodamente senza fatica, evitando di assumere posizioni di lavoro scomode ed, ancor più, per evirare di danneggiare il lavabo, sarà necessario rimuovere il lavandino, per poggiarlo poi, su un ripiano comodo ed estrarre i tubi sottostanti.

Successivamente sarà necessario svitare i flessibili erogatori dell’acqua sottostanti, asportando le ghiere che li tengono alla parete. Per i dadi al di sotto delle borchie, servirà, invece, una chiave da ventuno.

Un ottimo suggerimento per evitare che si giri il flessibile mentre si asporta il dado, è tenerlo fermo con una chiave giratubi. Prima di estrarre il flessibile apponete al di sotto del tubo un secchio per raccogliere l’acqua rimasta.

Dopo aver avvitato due rubinetti di raccordo ad entrambi i flessibili, si provvederà a togliere il silicone di incollaggio al muro del lavandino con un taglierino, ed a rimuovere i dadi che legano il lavandino alla parete.

Si tratta di un’operazione delicata che è bene compiere in due persone, se si è da soli si suggerisce di inserire momentaneamente al di sotto del lavandino la colonna portante come ulteriore sostegno.

Smontare un rubinetto a manopola: operazioni finali

Al di sotto del lavandino ci sono i tubi dei due rubinetti raccordati da un piccolo cordolo in rame.

Dopo aver svitato i dadi alla base dei due rubinetti, sarà necessario piegare, anche con una tronchesina, i tubi in rame (scelti per i loro numerosi vantaggi).

Il loro asporto sarà facile perché, come si sa, il rame è un metallo malleabile e vi basterà, perciò, solo un po’ di forza.

Successivamente si rimuoverà la manopola di erogazione dell’acqua, che dovrà anch’essa essere svitata senza l’ausilio di chiavi nella parte superiore, e con l’aiuto di una pinza a pappagallo nella parte inferiore.

Per concludere, basterà quindi ripulire bene il lavandino ed inserire il nuovo rubinetto a manopola o miscelatore.